12 dicembre 2024
È un concorso di bellezza a tutti gli effetti, durante il quale un centinaio di allevatori, orgogliosi del proprio lavoro, sottopongono all’ammirazione del pubblico e al giudizio severo della Giuria i loro capi migliori. È davvero emozionante assistere a questo spettacolo e constatare come il tempo non abbia minimamente scalfito il fascino profondo di questa antica competizione.
Star indiscussa è naturalmente il bue grasso, ma altrettanto pregiati ed apprezzati sono i protagonisti delle altre categorie: manzi, vitelli castrati, vitelloni della coscia, vitelle della coscia, manze, vacche grasse e tori.
I PREMI
Primo fra tutti la Gualdrappa, un drappo di pregio realizzato interamente a mano, che raffigura una testa di Bue in campo bianco e che viene assegnata unicamente al primo classificato di ciascuna categoria di animali ammessi alla rassegna. La Gualdrappa ha una storia antica: fin dal 1910, quando ebbe luogo la prima edizione della Fiera così come la conosciamo oggi, viene tradizionalmente conferita all’allevatore e – in caso di vendita – consegnata al compratore dell’animale. Il suo valore intrinseco può influire sul prezzo del capo, la cui eccellente qualità è asseverata e testimoniata proprio da questo premio.
Al secondo e al terzo classificato di ogni categoria viene invece attribuita la Gran Fascia, anch’essa realizzata a mano, e il cui colore di fondo è rispettivamente blu e bordeaux.
Ancora da citare le Fasce, drappi di dimensioni inferiori e di colori diversi.
La moscaròla d’oro costituisce l’ulteriore prestigioso riconoscimento al Bue prescelto fra i tre primi classificati.
Oltre a questi premi ‘’storici’’, profondamente legati alla tradizione della Fiera, sono ancora da ricordare le medaglie d’oro, la medaglia d’argento destinata al Bue più pesante, le targhe e i diplomi.
In ultimo, i premi in denaro, di valore decrescente in base alla posizione raggiunta da ciascun capo presentato.