12 dicembre 2024
Pare si tratti di un incrocio fra una razza di zebù pakistani che, dopo lunghe migrazioni, hanno raggiunto la pianura pedemontana, incrociandosi con il bovino selvatico locale (Uro) oggi estinto, dando vita ad una razza autoctona che nel tempo ha colonizzato l’intera Regione. Per secoli questi animali sono stati impiegati per il lavoro nei campi e per il trasporto e – solo successivamente – per la produzione di latte e di carne. Con l’avvento della meccanizzazione e con l’affermazione di razze specificamente adatte alla produzione di latte, la Piemontese è stata soprattutto destinata alla produzione di carne. Questo orientamento è stato accentuato dalla comparsa, nei primi anni del 1900, del fenomeno della “coscia” o della “groppa doppia” che oggi contraddistingue questi animali. Si tratta di una conformazione particolare, caratterizzata da uno sviluppo imponente delle masse muscolari: quindi ottima resa, maggiore massa muscolare magra, carne particolarmente tenera e morbida, con un sapore delicato e tuttavia intenso.